18 de mar. de 2010

The Watch - O novo Genesis?

Sempre é bom termos amigos dignos não?
Mactatus, um dos responsáveis pelo Voo7177 me aconselha a seguir em frente e deixar de lado aquilo que não vale a pena, e ele está coberto de razão, mas sou sangue quente e um dia aprendo, a experiência ainda chegará como chegou à ele.

Pensando nisso este post que faria só na próxima semana, resolvi postar de uma vez e parar de me boicotar ou perder tempo com coisas fúteis e banais e fazer o que gosto, compartilhar músicas e idéias e aqui está o resto da discografia do The Watch. (O Ghost já está postado)
Ainda é pequena?

Pode ser, mas de uma qualidade sonora a toda prova, formações com algumas variações desde o primeiro álbum qdo ainda eram apenas "NightWatch" até o "Live" qdo já atigiram a maturidade necessária e repito, todos, mas todos sabem que eles são fissurados no Genesis/Gabriel e seguiram sim essa linha e talvez como já disse tenham conseguido continuar o que seu ídolos pararam e ao meu ver, para o meu gosto são hoje uma das melhores bandas de progressivo do mundo mesmo sendo italianos, o que não os limita em nada.
Tirem sua próprias conclusõesAfter their much heralded concert at iO Progheaven 1 in November 1998, I had to write something about these guys, so here it is. The following message is for organizers of prog festivals around the world: invite these guys.
The music
The album opens with My Ivory Soul, that reveals the Genesis influences of the band: vocals like those of Gabriel and the general atmosphere is also of those band. The music is emotional and easily carries you away. The name of the band derives from King Crimson and in fact this more or less explains the dark side to the music.
A good album in the spirit of the old Genesis (and sometimes not just the spirit), but darker, revealing hints of King Crimson. It also reveals that in some places the band could do better: in some of the tracks they seem to want to put in a little too much into their songs making them sound fragemented. Still, the emotion, the playing and the melodies are there. For those who already own this disc: live they're even much better. In fact to any one able to see these guys live: do it!
© Jurriaan HageLine up
Simone Rossetti - vocals
Franceso Zago - guitars and programming
Antonio Mauri - bass
Giovanni Alessi - keyboards
Diego Donadio - drums

Tracks
1) My Ivory Soul 8.40
2) The Theme 1.31
3) The Fisherman 8.42
4) Tomorrow Happened 9.47
5) The Black Cage 8.44
6) A Game With Shifting Mirrors 8.02
7) Flower Of Innocence 3.51

NightWatch

The Watch - PrimitiveRimane difficile apprestarsi a parlare di un album dei Watch senza menzionare i Genesis… impossibile direi. Se con "Vacuum" Simone Rossetti e compagnia si erano minimamente scostati dalla mera riproposizione di un sound e di stilemi cari, con "Primitive" si ritorna decisamente alle origini.
Non è per niente un caso se i nostri hanno aperto le date italiane dei Musical Box (due cover bands al prezzo -elevato- di una, ha commentato qualcuno)! Se tuttavia "Ghost" si rivelava brillante, ricco di spunti, certamente mutuati da un'origine ben definita, e variato, questo nuovo album si presenta più omogeneo, meno eclettico e brillante, quasi più intimistico direi.

Per rimanere nell'ambito scelto dal gruppo, prendiamo ad esempio un brano dei Genesis: "Silent sorrow in empty boats". Si tratta di una canzone bellissima, ovviamente, ma è ancor più bella perché collocata in un preciso momento di un album come "The lamb", come a spezzare (o placare) una tensione fattasi quasi eccessiva; un intero album composto da canzoni di questo genere risulterebbe invece limitante e un po' piatto. Ecco… fate conto che "Primitive" grosso modo si presenti in tal forma, con sette canzoni abbastanza omogenee ma con pochi guizzi, armonie continuamente ammiccanti ma senza lo spunto che possa rimanere in mente o che catturi l'attenzione, fatta forse eccezione per il brano un po' più movimentato del lotto, ovvero "Berlin, 1936", in cui la chitarra si fa più aggressiva e le tastiere (sempre con grande rappresentanza analogica al loro interno) si mettono ad urlare.

In tutto ciò il gruppo gioca ancora, e forse di più, a rincorrere i propri beniamini e a presentare situazioni ed armonie che possano far sobbalzare l'ignaro ascoltatore e lo convincano di star ascoltando qualche registrazione dei Genesis d'inizio anni '70; impressionante ad esempio il secondo brano ("The border"), in cui la voce di Rossetti si sovrappone nelle impressioni auditive pressoché in modo esatto a quella di Gabriel... e non certo solamente per il suo timbro! Bisogna altresì appuntare che l'ultimo brano ("Soaring on"), che in effetti si distacca leggermente dalle sonorità del resto dell'album, vede la firma di Cristiano Roversi.
Alberto Nucci

The Watch - Vacuun Peter Gabriel moriva dalla voglia di tornare nei Genesis ed ancor di più il suo desiderio era quello di realizzare canzoni che potessero eguagliare la bellezza immutabile e senza tempo dei grandi classici del passato. Come fare? L'orgoglio non gli consentiva di appagare questo desiderio nascosto e di tornare quindi all'ovile con una reunion ufficiale...
Non rimaneva che compiere il misfatto spacciandosi per un gruppo semisconosciuto, concedendosi al pubblico occasionalmente in concerto e lasciando alle maschere e al pesante trucco il compito di celare la sua vera identità, ecco quindi il progetto "The Watch", giunto con questo lavoro al suo terzo capitolo: il meglio dei Genesis dell'età dell'oro finalmente di nuovo tra noi.
Pensate che vi stia prendendo in giro? Ascoltate attentamente questo album: dove sta la differenza coi Genesis? Non riuscite a rispondere? Ci credo bene! Simone Rossetti è Peter Gabriel, vedete? Suona persino il flauto alla sua solita maniera! Chi potrebbe fare meglio? Qui dentro potete trovare il meglio del repertorio dei Genesis sotto forma di nuove ed originali canzoni, con sequenze musicali che potrebbero incastonarsi ora in "Nursery Crime" ora in "The Lamb" o in "Selling England".
Ogni particolare è perfetto e studiato con la precisione di un paranoico. Ma il fatto più affascinante è che le nuove composizioni posseggono una scorrevolezza ed un magnetismo quasi irreale. Forse in questo lavoro vengono privilegiati aspetti accattivanti e di più facile presa ma la godibilità rimane comunque a livelli alti... Tenete sempre conto che qui si parla di Genesis! La qualità della registrazione e la resa sonora sono oltretutto ottimali. Forse Ettore Hackett Salati, le cui 6 corde passano un po' in secondo piano, dovrebbe ritagliarsi spazi maggiori, ma questo è un particolare del tutto trascurabile. Detto questo lascio a voi le debite conclusioni mentre ricomincio ad ascoltare l'album dall'inizio e continuo a stupirmi.
Jessica Attene

The Watch Live
Line-up / Musicians
- Simone Rossetti / vocals, flute
- Ettore Salati / guitar
- Roberto Leoni / drums
- Marco Schembri / bass
- Sergio Taglioni / keyboards
Atual formação da banda:Simone Rossetti
- vocals
- flute
- dtambou
- atmospheres
Giorgio Gabriel
- electric guitar
- acoustic guitar
- 12 string guitar
- bass pedalsCristiano Roversi
- chapman grand stick
- bass guitar
- electric guitar
- acoustic guitar
- bass pedalFabio Mancini
- piano
- mellotron
- organ
- moogs
- synthsMarco Fabbri
- drums and percussions


Obs: os links estão por aí, basta atenção ok?
Obs: Agradecer a força da Carol e tb do Cláudio por essa postagem ter saído, ficamos devendo só um Live Bootleg que assim que receber trago pra cá e o Ghost está logo aqui abaixo.

Postado originalmente em 30/10/09 (Pronto Rovai, tá aí seu som)

Enjoy!!!!!!!!!!!


9 comentários:

  1. Estava eu aqui no batente, logo cedo em um belo sabado se sol e por sorte já arrumei uma distração e oportunidade de ampliar meus horizontes, ou será verticais, conhecimentos sonoros.

    Um grande abç, e vamos para mais uma viagem.

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  2. Como te havia prometido, aí está quase na íntegra ,espero que goste tanto qto eu.
    Enjoy!!!!!!!!!!!!!!!

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  3. baixando pra conferir.
    se lembrar minimamente o Genesis (fase PG) deve ser nota-10.
    obrigado,
    --zm

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  4. Sonzera viajante,espero que continuem gravando mais,banda muito boa.Valeu Dead.

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  5. Ouvi e realmente é nota-10!
    Baixem sem medo de ser feliz.
    Acho que soa exatamente como soaria hoje o Genesis com Peter Gabriel. Não custa nada sonhar...
    --zm

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  6. Fico como sempre feliz, minha alegria é poder dividi-la ,de que adianta ser feliz só? Nada, e nada não é nada, nem qqr coisa, nada não existe.`Por isso depois da filosofia de Lobo, Enjoy my dear friends!!!!!!!!!!!

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  7. Cara, eu sou fissurado pelo Genesis era Gabriel.O que acontece quando se fala em genesis é esperamos muito e quando ouvimos uma banda como essa The Watch,putz...Pra resumir falta som pra esses caras ou alma sei lá. É como se Gabriel tivesse participado dos vocais em Wind and Wuthering ou Duke,que não são discos ruins mas comparado a fase Gabriel tem muita diferença.Mesmo assim baixei.Uma outra coisa dêem uma conferida numa banda alemã chamada Neuschwanstein e vocês vão entender do que quero falar em relação ao the watch.

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  8. Conferindo Paulo desculpa a falta de tempo e de educação por não ter respondido antes, fique na paz e bom 2010.
    Enjoy!!!!!!!!!!!!!

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  9. I'm afraid I don't understand much Portuguese, and Google Translate makes thing even more difficult to understand. I do know great music, and having just discovered The Watch, I can not thank you enough for your generosity and excellent taste.

    I hope to return the favor at some point. I used to have a music blog at http://blgerantz.blgspot.com, but all the download links are dead. But all items are available by request, so let me know if you see anything that interests you. If yes, send email to mr[.]mpomy[at]gmail[dot]com

    Thanks again.

    -Mike

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